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martedì 30 novembre 2010

SALERNITANA BATTUTA: IL COMO CACCIA LA CRISI

COMO 2- SALERNITANA 1

Nella foto il match-winner Morandi

COMO: Castelli, Maggioni, Conti, Ardito, Licata, Riva, Filipe (Morandi 27'st), Da Dalt (Bardelloni 22'st), Maah (Fautario 35'st), Fortunato, Cozzolino. All. Garavaglia.
SALERNITANA: Polito, Balestri, Altobello, Peccarisi, Legittimo, Carrus, Pestrin, Montervino (Montalto 33'st), Ragusa (Litteri 40'st), Fava, Falzerano (Tricarico 17'st). All. Breda.

Era ora. Queste sono state le due parole pronunciate dai tifosi azzurri al termine dei 90 minuti in cui il Como, finalmente, ha dato prova di forza, grinta, voglia di vincere e, non guasta mai, un po' di fortuna. Gli azzurri, nonostante le importanti defezioni in difesa (capitan Ardito viene schierato in un ruolo inusuale, il centrale di difesa), non mostrano alcun timore nei confronti dei granata che vantano una formazione creata per poter risalire in fretta in serie B, e meritano i tre punti, con una prestazione ordinata ed equilibrata, rimanendo compatti anche quando il forcing della Salernitana sembrava poter far capovolgere la situazione a favore dei campani. La prima mezzora della partita è uno spot al calcio: gioco veloce, frizzante, pressing a tutto campo, reparti corti e svariate occasioni da rete da ambo le parti. La prima formazione a passare in vantaggio è quella ospite, grazie ad un magistrale calcio di punizione di Carrus, che, al 17', si inventa una parabola che si insacca sotto il sette alle spalle di un non precisissimo Castelli. La risposta comasca però non tarda ad arrivare: al 20' Filipe incorna un calcio d'angolo battuto da Riva e ristabilisce in parità il punteggio; una menzione speciale va fatta per questo ragazzo, sempre più padrone, con tempi e geometrie, del centrocampo azzurro, del quale è diventato pedina insostituibile. Nella seconda frazione di gioco, l'episodio che cambia il match arriva al 56': Pestrin viene giustamente espulso per una trattenuta da "ultimo uomo" ai danni di un Cozzolino (vivacissimo ieri) lanciato a rete. A questo punto, nonostante si pensi ad un forcing del Como, in superiorità numerica, è la formazione campana ad avvicinarsi al gol, non fosse che Fava prima e Ragusa poi, non decidano di graziare il portiere Castelli da posizione favorevolissima. Nonostante queste due sbandate difensive, il Como non va in affanno e riorganizza la manovra offensiva in poco tempo: al 75' Morandi, appena entrato, lascia partire un bolide d'esterno da distanza siderale che, prima incoccia sul palo interno, e quindi si insacca proprio sotto la curva ospite. A vantaggio acquisito, il Como si preoccupa principalmente di difendere il risultato, e, lo avrebbe fatto senza brividi, non fosse che l'arbitro decida, a tempo quasi scaduto, di espellere Ardito per proteste; nonostante ciò i lariani portano a casa tre punti che valgono oro nella corsa salvezza, e che permette, anche in virtù delle partite sospese, di tirarsi fuori dalla zona play-out. L'ultima riflessione va per il momento societario: questa settimana dovrebbero definirsi gli assetti societari con Cordini e Lanzanova pronti a rilevare Di Bari e Rivetti alla gestione del club; ora che la classifica, finalmente sorride, ci si aspetta anche una risoluzione positiva del passaggio di consegne, e, pensiero personale, l'auspicio di un cambio in panchina è sempre al primo posto nella lista delle "cose da fare": una vittoria non può cancellare un intero girone d'andata.

Freddi Sinistro

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